Strategia terapeutica
dopo puntura di Imenotteri
Le reazioni alle punture di Imenotteri possono essere molto
gravi ed in alcuni casi anche mortali se non viene effettuato
un tempestivo intervento. E’ quindi indispensabile che
la persona che ha avuto una reazione generalizzata o una reazione
locale estesa si rivolga ad un centro allergologico specializzato
per impostare una corretta diagnosi e quindi, in base alla
gravità della reazione riportata ed al grado di rischio
del soggetto, stabilire la strategia preventivo-terapeutica.
In casi selezionati verrà consigliata l’immunoterapia
con estratti purificati di veleno. L’immunoterapia
è l’unico trattamento in grado di garantire
una protezione completa in caso di nuova puntura, permettendo
al paziente allergico al veleno di imenotteri di condurre
vita normale. L’immunoterapia specifica con veleno
di imenotteri è protettiva nel 95-98% dei pazienti
trattati.
Tutti i soggetti con accertata allergia al veleno d’imenotteri,
anche quelli che hanno avuto reazioni locali estese, devono
sempre portare con sé un preparato a base di adrenalina
per autosomministrazione (autoiniettore di adrenalina, FastjektÒ
Bracco, in Italia; EpiPen in alcuni paesi esteri) da impiegare
prontamente in caso di precoce comparsa di sintomi gravi,
e cioè:
a tipo edema della glottide (sensazione di costrizione
alla base della lingua con difficoltà a deglutire,
cambio del tono della voce o difficoltà a respirare)
oppure:
sintomi cardiovascolari (disturbi della vista, vertigini,
calo della pressione), oppure:
asmatici (tosse, fischio, difficoltà a respirare),
oppure:
a tipo angioedema viscerale (forti dolori a livello gastrico
e/o addominale, vomito diarrea).
L’autoiniettore di adrenalina permette di somministrare
il farmaco per via intramuscolare/sottocutanea nel giro
di pochi secondi, anche a chi non ha dimestichezza con l’uso
di siringhe e fiale ed è magari molto agitato. Non
è necessario che venga tenuto in frigorifero: anzi
deve essere sempre portato con sé e non deve essere
lasciato in automobile soprattutto al sole.
L’adrenalina è l’unico farmaco in grado
di agire tempestivamente come un potente antiallergico in
tutti i casi di improvvisa e generalizzata reazione allergica
(reazione anafilattica) di qualsiasi origine: quanto prima
viene somministrata, alla comparsa dei primi sintomi, tanto
maggiore ne è l’efficacia. Cortisonici ed antistaminici,
anche se somministrati endovena, non agiscono abbastanza velocemente.
La tachicardia è un effetto collaterale normale e di
breve durata. Dopo l’autosomministrazione dell’adrenalina
il soggetto deve comunque ricorrere ad un pronto soccorso
o guardia medica, perche l’adrenalina ha una azione
rapida ma anche di breve durata.
In rari casi di aritmie cardiache e coronaropatie di una
certa gravità ci può essere una controindicazione
all’uso di adrenalina: è sempre quindi necessario
un consulto cardiologico.
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