Vespula
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Il genere Vespula comprende le specie
più comuni nel nostro paese, vale a dire la
V. vulgaris e la V. germanica. Questi vespidi, data
la loro abbondanza, la grandezza e 1’ubicazione
delle colonie, le abitudini di foraggiamento e la
relativa aggressivita sono quelli che più comunemente
hanno a che fare con 1’uomo. Sono di dimensioni
più piccole rispetto ai calabroni (le regine
non superano i 2 cm) e di colore giallo con striature
e macchie nere. Le due specie possono distinguersi
dalla colorazione in quanto la V. germanica ha delle
macchiette nere sui lati dell’addome distinte
dalle strisce, mentre in V. vulgaris queste macchie
sono in genere fuse con le strisce stesse.
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I nidi hanno la forma simile a quella dei calabroni ma sono
più spesso sotterranei.
II ciclo coloniale è annuale e si svolge all’incirca
con gli stessi tempi di Vespa crabro. Nei mesi di luglio-agosto
le colonie di queste vespe contano migliaia di operaie e sono
particolarmente temibili in quanto vengono difese nel raggio
di alcuni metri dai nidi. Questi possono raggiungere dimensioni
enormi.
Queste vespe, inoltre, non si limitano, per nutrire le larve,
a cacciare insetti come fanno i Polistes o i calabroni, ma
sono attirate anche da alimenti di vario tipo, tra cui carne
e pesce, che spesso contendono all’uomo reagendo aggressivamente
ai tentativi che questo fa di scacciarle.
Sono molto attive durante tutto il giorno ma compiono di preferenza
i voli di foraggiamento nelle prime ore del mattino (7-9).
L’organizzazione sociale è paragonabile a quella
dei calabroni con differenziamento castale a livello morfologico
e quindi con regine ed operaie facilmente distinguibili. Come
ho già ricordato questi insetti sono particolarmente
efficaci nella difesa delle loro colonie.
Mentre nel periodo iniziale di sviluppo, che coincide approssimativamente
con la primavera, è assai raro che le vespe attacchino
eventuali disturbatori in vicinanza del nido ciò diventa
assai probabile nei mesi piu caldi quando le colonie sono
all’apice dello sviluppo.
Questo vale per le piccole colonie dei Polistes come per le
grandi colonie di Vespula.
Una volta che è stato dato 1’allarme dalle operaie
di guardia, il segnale è rapidamente comunicato a tutta
la forza disponibile tramite vibrazioni del substrato (il
nido di cartone che funge da ottima cassa di risonanza) e,
in Vespula, tramite un feromone di allarme.
L’attacco è preceduto da un intenso ronzio.
Lontano dalla colonia le vespe sono invece raramente aggressive
e 1’uso del pungiglione nei confronti dell’uomo
avviene in risposta a situazioni che mettono 1’insetto
nell’impossibilità di fuggire.
La conoscenza della biologia, del comportamento e dell’organizzazione
sociale delle vespe è indispensabile per praticare
il controllo delle loro popolazioni e per ridurre i danni
che questi insetti, pur estremamente utili in quanto distruttori
di insetti nocivi, possono arrecare ad attività umane
quali I’agricoltura, 1’apicoltura ecc.
La conoscenza delle abitudini di nidificazione, dei ritmi
di attività e del comportamento difensivo può
essere inoltre utile per limitare i rischi di punturei.
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